Ansia, cosa mi vuoi dire?

Chi di noi non ha mai fatto esperienza di un vissuto d'ansia? Basta ricordare le sensazioni corporee ed emotive che abbiamo provato prima di un esame a scuola o prima di una gara. Il volto migliore dell'ansia è quello di costruire la nostra risposta ad un evento che richiede attivazione ed energia. Una volta finito il motivo, lo stato di allarme dovrebbe rientrare, e di conseguenza l'organismo tornare in uno stato di normalità. Quando questo non avviene si sperimenta un disagio, le stesse sensazioni di attivazione vengono sperimentate in assenza di una situazione reale. Cosa succede? Cosa sta tentando di comunicare il nostro corpo? L'ansia non è un nemico da combattere, ma una parte di noi, è una forma di disagio che ha diritto di essere ascoltata, è un messaggio che il corpo invia e che ha bisogno di essere preso in considerazione. Il 16 ottobre dalle 18 alle 20, in un clima di accoglienza, ci sarà un incontro in cui si avrà occasione di conoscere meglio il proprio vissuto al fine di comprendere questi messaggi e avere maggiore consapevolezza di se stessi.